A PESCARA
Il Centro di astrofisica
relativistica
esulta: il Nobel è tra i fondatori
di PAOLO MASTRI
Pescara
NON è proprio un tifo da
stadio, ma a Pescara la soddisfazione per il Nobel a
Riccardo Giacconi è palpabile. Il professore è tra i
fondatori del Centro di astrofisica relativistica che ha
sede nell’edificio della vecchia stazione ferroviaria,
all’incrocio tra i due corsi principali della città. Padre
del centro Icra, International Center for Relativistic
Astrophysics, è Remo Ruffini, 60 anni, pescarese di
origine, professore alla Sapienza di Roma, amico di
Giacconi fin dagli esordi nella ricerca astrofisica.
E’
stato proprio Ruffini, con una telefonata, a informare il
sindaco Pace del premio conferito a Riccardo Giacconi,
annunciando una visita in città del futuro Nobel. E per il
primo cittadino è stata l’occasione per ribadire la
validità della partnership tra il Comune e la struttura di
ricerca creata da Ruffini: «Ho sempre apprezzato il lavoro
di ricerca dell’istituto - ha detto Pace - e ora arriva
un’ulteriore conferma». Proprio la scorsa settimana,
sull’Icra si era consumata l’ultima battaglia politica, con
la richiesta dei partiti di opposizione di visitare la
struttura ospitata nell’ex stazione. Un problema di
rapporto con la città, in effetti esiste: l’Icra ha
occupato uno degli immobili più prestigiosi di Pescara, ma
la sua attività planetaria ancora non produce una ricaduta
apprezzabile sul territorio. Con il Nobel conferito a uno
dei fondatori le cose forse cambieranno. Ne è convinto Remo
Ruffini, che esalta la figura di Giacconi, «una delle più
grandi della scienza contemporanea».