Mercoledì 9 Ottobre 2002
A PESCARA

Il Centro di astrofisica relativistica
esulta: il Nobel è tra i fondatori

di PAOLO MASTRI
Pescara
NON è proprio un tifo da stadio, ma a Pescara la soddisfazione per il Nobel a Riccardo Giacconi è palpabile. Il professore è tra i fondatori del Centro di astrofisica relativistica che ha sede nell’edificio della vecchia stazione ferroviaria, all’incrocio tra i due corsi principali della città. Padre del centro Icra, International Center for Relativistic Astrophysics, è Remo Ruffini, 60 anni, pescarese di origine, professore alla Sapienza di Roma, amico di Giacconi fin dagli esordi nella ricerca astrofisica.
E’ stato proprio Ruffini, con una telefonata, a informare il sindaco Pace del premio conferito a Riccardo Giacconi, annunciando una visita in città del futuro Nobel. E per il primo cittadino è stata l’occasione per ribadire la validità della partnership tra il Comune e la struttura di ricerca creata da Ruffini: «Ho sempre apprezzato il lavoro di ricerca dell’istituto - ha detto Pace - e ora arriva un’ulteriore conferma». Proprio la scorsa settimana, sull’Icra si era consumata l’ultima battaglia politica, con la richiesta dei partiti di opposizione di visitare la struttura ospitata nell’ex stazione. Un problema di rapporto con la città, in effetti esiste: l’Icra ha occupato uno degli immobili più prestigiosi di Pescara, ma la sua attività planetaria ancora non produce una ricaduta apprezzabile sul territorio. Con il Nobel conferito a uno dei fondatori le cose forse cambieranno. Ne è convinto Remo Ruffini, che esalta la figura di Giacconi, «una delle più grandi della scienza contemporanea».